Onorevoli Colleghi! - L'acqua, come l'aria, è la principale fonte di vita e, a differenza di altri beni di primaria importanza, non è sostituibile. Ciò vuol dire che ogni singolo essere vivente ha il diritto di accedere all'acqua potabile nella quantità e soprattutto nella qualità necessarie alla vita e allo sviluppo della stessa. Dall'acqua dipendono l'esistenza e la salute della società tutta, ed è grazie alla sua presenza sul nostro pianeta che ci è stato concesso di vivere. Ma oggi è drammatico constatare che nel mondo, soprattutto dove la concentrazione di popolazione è maggiore, tale fonte scarseggia e che addirittura più di 1,4 miliardi di persone soffrono e muoiono a causa del mancato accesso alla preziosa risorsa. Persino in alcune zone d' Italia, nonostante sia considerato uno dei Paesi potenzialmente più ricchi d'acqua e tra i più sviluppati nel mondo, l'accesso all'acqua potabile in talune zone è gravemente limitato sia quantitativamente che qualitativamente.
      Si rende pertanto necessaria e urgente la valutazione pubblica collettiva dello stato dell'acqua nel nostro Paese in quanto è responsabilità del legislatore e di tutta la società intervenire al fine di garantire a tutti gli esseri viventi, presenti e futuri, l'accesso a questo bene comune vitale.
      All'acqua deve essere formalmente riconosciuto il carattere di bene comune patrimoniale dell'umanità perché non può e non deve appartenere a nessuno, se non alla terra e alla vita; l'acqua è una risorsa

 

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irrinunciabile, imprescrittibile, inalienabile e inviolabile, è un diritto umano e sociale ed in quanto tale deve essere garantito a tutti gli esseri umani senza distinzioni di razza, di sesso, di età, di religione e di classe sociale.
      L'acqua è un bene che si valuta giorno dopo giorno, è un bene di valore sempre crescente, e addirittura le stime indicano che nei prossimi anni, si parla quindi del prossimo futuro, assumerà una valenza simile a quella del petrolio; non dobbiamo dimenticare però che mentre si può vivere senza petrolio, non si può vivere senza acqua.
      Si propone quindi il riconoscimento del diritto all'acqua come bene comune pubblico e il suo consequenziale inserimento tra i diritti inviolabili dell'uomo riconosciuti e garantiti dalla nostra Carta costituzionale.
 

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